Arnaldo Pomodoro
Rotativa di Babilonia, studio, 1991
bronzo patinato, ø 75 × 22,5 cm
Questa scultura mi è venuta in mente e nelle mani dopo un viaggio in Turchia nel 1991, con modi forse suggeriti da quelle frontiere: è una rotella, del diametro di metri 1,50 con tratti incisi nella striscia esterna circolare. Fatta rotolare su terreno morbido, come una ruota su fango fresco o su sabbia, la Rotativa traccia misteriosi e affascinanti segni, simili a quelli incisi nella creta dagli antichi sigilli mediorientali.
Arnaldo Pomodoro
Per la sua forma fondamentale la Rotativa assomiglia ai dischi e alle ruote create da Pomodoro negli anni Sessanta, ma nel concetto, e per l’ardita decisione di muovere i suoi ideogrammi sul bordo della ruota, lo scultore ha esplorato un nuovo territorio, rievocando nello stesso tempo alcune delle sue macchine teatrali più ispirate, progettate per le scenografie sulle rovine di Gibellina.
Sam Hunter, 1995
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