Piero Dorazio
Futura II, 1963-1964
olio su tela, 23 × 30 cm
Protagonista dell’astrazione italiana fin dagli anni Quaranta, quando sottoscrive il manifesto del gruppo Forma, Dorazio ha sempre optato per una pittura di segno di impostazione razionale, attenta ai valori della percezione ottica. Il tratto pittorico è sempre stato pensato come elemento inserito in una tessitura, in un griglia, basata su incroci ed alternanze, su bande e macchie, di cui l’artista studia le interferenze cromatiche. Nel piccolo lavoro in collezione, le stratificazioni di segni curvi o serpentinati che solcano la superficie orizzontalmente valgono inoltre come vettori energetici, e ricordano le linee andamentali di origine futurista.
da: Fondazione Arnaldo Pomodoro. La Collezione permanente, catalogo della mostra, a cura di G. Verzotti, A. Vettese, Milano, Skira, 2007, p. 175.