Giovedì 10 aprile 2014 la Fondazione Arnaldo Pomodoro ospita la presentazione del libro Di un giardiniere errante of Ermanno Casasco, alla presenza dell’autore in dialogo con Marinella Mandelli e Nani Prina. Edito da Maestri di Giardino Editori (Vezza d’Alba 2014), Di un giardiniere errante contiene una prefazione di Arnaldo Pomodoro e un’introduzione di Nani Prina.
Il paesaggista Ermanno Casasco, ha progettato e costruito giardini negli Stati Uniti, ai Caraibi, in Australia, Russia, Medio Oriente e Nord Africa. Nato nell’Appennino parmense, si è formato in Inghilterra e in California avendo sempre come base Milano, sua città d’adozione e teatro delle sue prime esperienze di giardiniere negli anni Settanta. Da 25 anni segue il progetto, la cura e l’espansione del Parco Termale Negombo a Ischia, mentre intensa è la sua attività in Turchia dove ha progettato il suo primo parco pubblico e realizzato finalmente il suo giardino privato. Ha collaborato con numerose testate giornalistiche e televisive e insegnato sia in Italia che all’estero.
Racconta Casasco: “Quando affronto un giardino mi chiedo sempre sotto che forma si nasconda il serpente. Non è il clima, né il vento, né la pioggia o l’aridità del suolo: gli elementi naturali sono ostacoli che si possono superare. Ciò che non si può vincere è l’altra natura, quella dell’essere umano con tutte le sue regole inutili, i vincoli paradossali, l’invidia ‘verde’ di chi non può avere quel giardino, non ha i mezzi per farlo oppure è un burocrate frustrato. […] Nelle condizioni ottimali, dove il lavoro è facilitato sotto tutti gli aspetti, è invece il ‘mio’ serpente che si va vivo, rendendomi insoddisfatto di ciò che ho realizzato. Non ho più niente e nessuno da incolpare, né alibi di sorta. Il serpente mi spinge allora alla ricerca di nuove sfide e di altre spericolate esperienze: il Kurdistan iracheno, per esempio, non è di sicuro il posto più tranquillo dove andare”.
Info and how to access the event
Giovedì 10 aprile 2014, ore 19.00
Fondazione Arnaldo Pomodoro
Via Vigevano 9, Milano
Ingresso con prenotazione fino ad esaurimento posti
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