Open Studio #1
L’inizio del tempo
Le ricerche spazialiste di Arnaldo Pomodoro
a cura della Fondazione Arnaldo Pomodoro
6 marzo – 18 dicembre 2022
Studio Arnaldo Pomodoro, Via Vigevano 3, Milano
Con la mostra L’inizio del tempo. Le ricerche spazialiste di Arnaldo Pomodoro, il 6 marzo 2022 la Fondazione Arnaldo Pomodoro dà avvio a un nuovo ciclo di Open Studio, allestimenti temporanei negli ambienti dello Studio di Arnaldo Pomodoro che, con cadenza annuale, raccontano e approfondiscono temi e periodi poco conosciuti della ricerca dell’artista, esponendo opere, documenti e materiali d’archivio originali.
Protagonista del primo Open Studio è L’inizio del tempo n. 2 (1958 – 230 × 270 cm), un grande bassorilievo in piombo, zinco e stagno, proveniente da Colonia e restaurato nel corso del 2021.
In quest’opera emblematica, che già evidenzia il clima di superamento dell’Informale, Pomodoro indaga lo sviluppo spaziale di una superficienon più strutturata dalle scritture segniche che caratterizzano i suoi esordi, ma concreta e consistente, animata da un segno gestuale e assoluto.
Accanto a L’inizio del tempo, si vedranno in mostra un gruppo di sculture, disegni e studi progettuali – alcuni in prestito dallo CSAC di Parma – e numerosi materiali d’archivio (fotografie, cataloghi, riviste, ritagli stampa, carteggi…), in un allestimento che dà conto della genesi dell’opera e del periodo di attività tra il 1957 e il 1964, fino ad arrivare alla realizzazione del Grande omaggio alla civiltà tecnologica (1960-1964 – 24 × 8 m) per la facciata dell’Università Popolare di Colonia, sintesi poetica tra le indagini su segno-scrittura e segno-materia, del quale vengono esposti gli inediti collage progettuali.
Nel Grande omaggio – prima prova dell’interesse e dell’impegno sul piano architettonico e urbano dell’artista – Pomodoro porta nella scultura, sulla vasta superficie di cemento e bronzo, una trafittura di tocchi, incavi, nodi, orme e impronte: un linguaggio illeggibile, ricco di storia, quasi simbolico e al contempo premonitore dei circuiti dei primi “cervelli elettronici”.
A partire da mercoledì 16 novembre e fino alla fine della mostra, il percorso espositivo si amplia con il Focus d’Archivio su La segretaria dell’astronauta, uno degli abiti d’artista disegnato nel 1961 da Arnaldo Pomodoro per la collezione Modelli – Forme – Idee della sarta Bruna Bini. Deperito nel tempo e andato irrimediabilmente distrutto, La segretaria dell’astronauta è stato oggetto di un remaking autorizzato dall’artista per ricordare questo suo incontro giocoso con il mondo della moda: sarà possibile vederlo fino a fine mostra a fianco de La macchina del tempo (1960 – 145 × 150 m), bassorilievo da cui l’abito ha mutuato la sua stravagante forma dominata dall’elemento tubolare liscio, assai insolito nel catalogo dell’artista. Allestito in occasione del rifacimento dell’abito, il Focus d’Archivio racconta la sua storia attraverso la suggestione di fotografie d’epoca, riviste, disegni e altri materiali di vario genere.
Info e modalità di accesso alla mostra
Quando: un giovedì al mese e nelle domeniche di apertura straordinaria, dalle 11:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00 (ultimo ingresso mezz’ora prima della chiusura)
Dove: ingresso e acquisto biglietti dal Bookshop della Fondazione in Via Vigevano 9
Biglietti: intero 5 € / gratuito per gli studenti under 26 e i soci della Fondazione
Visita guidata gratuita alla mostra: nei giorni di apertura, alle ore 11:30 e 17:30 (la visita è compresa nel biglietto d’ingresso)
Gli ambienti dello Studio Arnaldo Pomodoro non sono interamente accessibili a persone con gravi disabilità motorie
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