Arturo Martini
Fanciulla in riposo, 1932-1933
terra refrattaria, 37,5 × 27 × 18 cm
Il tema della figura femminile seduta che osserva le stelle, che quindi guarda in alto, è stato più volte affrontato da Martini nei primi anni Trenta. A questo decennio di ascrive anche il suo uso della terracotta, che gli ha consentito di realizzare alcune delle prove più significative della scultura italiana dell’epoca. Pur nelle piccole dimensioni, le figure che guardano le stelle, la loro postura trasognata e i pochi elementi che indicano il paesaggio si impongono per l’efficacia espressiva del loro contenuto, e anche per una certa vena di teatralità, che si riscontra anche in opere coeve di diverso soggetto. La Fanciulla in riposo in collezione rientra in questa serie tematica, e il suo stato di bozzetto in terra refrattaria, nonché l’abilità dell’artista nel ritrarla appoggiata ad un tronco d’albero, pone in primo piano l’immediatezza e freschezza comunicativa del grande maestro.
da: Fondazione Arnaldo Pomodoro. La Collezione permanente, catalogo della mostra, a cura di G. Verzotti, A. Vettese, Milano, Skira, 2007, p. 176.