Nicola Carrino
Costruttivo Modulo L, 1969-2007
acciaio e corten, 150 × 150 × 150 cm ciascuno (3 elementi)
La scelta della modularità per Carrino consegue a una concezione della scultura come opera aperta. Mentre il minimalismo americano nella frammentazione dell’unicum in moduli evoca la produzione in serie della civiltà industriale (da cui provengono anche i materiali adottati), in Carrino questa rinuncia all’unicità e integrità dell’opera mette in questione la sua stessa concezione, non solo un suo aspetto formale. I moduli scalari che l’artista realizza, in acciaio, dal 1969, si chiamano Costruttivo perchè sono l’unita minima di base per dare vita a costruzioni innumerevoli e imprevedibili, in accordo con le condizioni di esposizione del lavoro. Composta di pochi o molti elementi identici, la scultura di Carrino non si ripete mai uguale, come quella minimalista, ma può manifestarsi sempre diversa a seconda dell’ambiente con cui interagisce, dei fenomeni che vi si verificano, non ultime le intenzionalità dei fruitori.
da: Fondazione Arnaldo Pomodoro. La Collezione permanente, catalogo della mostra, a cura di G. Verzotti, A. Vettese, Milano, Skira, 2007, p. 174.